Dico cose e sbuccio CD
Pare che stia entrando a pieno regime nel target attuale di FB: vecchia di merda che si fa abbindolare. E infatti ho comprato i fiori di Bach per l’ansia, bevo tisane dimagranti ma visto che adesso vanno gli YouTuber, ho provato a fare la vlogger per un giorno. Se divento una famosa YouTuber poi posso pubblicare i miei romanzi depressivi e orrorifici per una casa editrice graaaaaande come le palpebre di Bud Spencer, le tette di Mara Venier e il portafoglio dello spacciatore (e parrucchiere) di Grignani e Povia.
Come? Truccandomi male e improvvisando, ho sbucciato una serie di compact disc che ho trovato a meno di 5€ sull’internet. La vera questione è: davvero vale la pena di mettersi in gioco e cercare di evolversi? Non è meglio perire sconfitti in un angolo e autocommiserarsi sul fatto che io abbia buttato nel bidone dell’umido ogni singola occasione che mi sia capitata nella vita, oppure dare la colpa a questa società classista e misogina che non investe nella cultura e nelle giovani donne talentuose o buttarla sul fatalismo e dire “mannaggia i tempi erano sbagliati”. Non è meglio tacere umilmente e fare un passo indietro, piuttosto che doversi truccare il sabato pomeriggio in piena pandemia senza aver alcun bisogno di uscire di casa, per fare un video e stare al passo coi tempi. Davvero? Io che uso il copri-occhiaie per dissimulare l’angoscia dell’esistenza e il rossetto per marchiare tutte quelle parole che avrei potuto dire o evitare di dire. E sono lì, a guardarmi la pappagorgia e sentirmi in colpa perché mi faccio da sola bodyshaming? Davvero ha senso continuare ad esistere in questa dimensione digitale in questa epoca in cui Facebook è in mano ai sessantenni e i giovani parlano una lingua che non conosco. Davvero ho fatto un video in cui apro la confezione di un cd dei Litfiba? Davvero? E cosa dire a quella voce del cervello che mi dice che mi sto rendendo ridicola? E che almeno potevo lavarmi i capelli?
Ma soprattutto, potevate dirmi che non posso caricare video più lunghi di 15 minuti. Mannaggia, che ci ho messo una settimana a fare dei tagli sensati.