Cheesecake del Lidl: say cheese!
COSA: Altdeutscher Käsekuchen (Baked Cheesecake)
MARCA: Confiserie Firenze
DOVE: Lidl
PREZZO: 4,79 € per 1,250 kg
VOTO: 3,5/5
Se esistesse un corso per conferire la qualifica di “sommelier di cheesecake”, io, probabilmente, sarei il direttore.
Non si tratta di autocelebrazione, anche perché non é che stiamo parlando di chissà quale virtù prestigiosa per rendere fieri mamma e papà nelle conversazioni tra amici – «Sai mio figlio è astrofisico. Il tuo?», «E’ esperto di cheesecake…», «Me cojoni!» -, ma tant’ è: sono un’autorità nel settore.
Alcuni anni fa a Rimini c’era un pub, il Moe’s, di ispirazione nordamericana: grandi tavoli con panche di legno, gagliardetti e divise di squadre di hockey alle pareti, birre americane e torte burrosissime, rigorosamente surgelate. Lì ho scoperto la cheesecake alle ciliegie. Purtroppo il Moe’s ha chiuso e del resto, da un punto di vista imprenditoriale, un locale di mille mq equamente diviso su due piani con 8mila coperti non è il più astuto degli investimenti, ma io lo ricorderò con imperitura gratitudine per il lascito formaggioso.
Da allora sono diventato un ometto e ho cominciato a cucinare cheesecake, accumulando la ragguardevole somma di quattro varianti:
1- “New York cheesecake” con philadelphia (si dice che Kraft lo abbia inventato appositamente per rendere più cremosa la sua torta preferita), cotta in forno;
2- “cheesecake con philadelphia, cucinata a freddo, versione di cicciobello Jamie Oliver“ con squisito fondo digestive + fiocchi d’avena”;
3- “versione light di Gordon Ramsay” ricotta + quark, un formaggio magro tedesco (no, non ditelo anche voi, non è il formaggio preferito di Piero Angela);
4- versione di “una signora conosciuta al rinfresco di un battesimo che non ci siamo nemmeno presentati ma abbiamo parlato di ingredienti con suo marito che mi guardava perplesso perché non poteva credere che un uomo sulla trentina parlasse di vanillina con sua moglie” ricotta + mascarpone, probabilmente la mia preferita.
Tutte le volte che trovo sul menù di un locale la voce “cheesecake” sento il dovere morale di ordinarla.
Settimana di offerte al Lidl: sfoglio il volantino sulla fantastica app “Dove conviene” (scaricatela, è comodissima) e cosa ti trovo? Deutsch spezialitäten in offerta e tra queste, clamoroso al Cibali, la cheesecake surgelata. Prezzo? 4,79€ per una tomella da 1,250 kg con quark fresco, senza conservanti aggiunti. Comeeeeeee? Ma stiamo scherzando? Nemmeno fatta in casa costa così poco, quindi è certo che farà cagarissimo.
Ma io la DEVO comprare. Mi sento addosso gli occhi dell’intera comunità scientifica e già che ci sono ne compro due, per non lasciare nulla al caso.
Tre possibilità: lasciarla in frigo a scongelare per 5 ore; scongelarla nel micronde per 15′; scongelarla in forno per 25′. Scelgo la terza e… porchen puttanen, è buonissima! Sembra vera! Leggermente troppo marcato il retrogusto di panna acida e il fondo non è il massimo, ma per il resto è davvero ottima. Decido così di giocarmi il colpo gobbo e la porto ad una cena tra amici, spesso e volentieri soddisfatti degustatori e committenti di quella handmade. Informati del fatto che il loro giudizio peserà su questa recensione, assumono l’aria ieratica di chi si sente investito di una responsabilità sociale mica da ridere: «Buona, buona, ma forse hai ragione, la panna acida si sente un po’ troppo», «Meglio la parte che hai ricoperto con marmellata alla fragola (rigorosamente Biotrend), che stempera l’acidità», «Questa sera il motteggio analogggico… bla, bla, bla…». Risultato: spolverata in men che non si dica, a furia di bis e di ter. Un successone.
Dice: ma allora perché solo 3,5? Perché si tratta pur sempre di un prodotto surgelato con tutti gli additivi necessari alla conservazione ed è chiaro che la morte della cheesecake è che sia fresca. Ma è garantito al limone che la cheescake del Lidl è di gran lunga superiore a qualsiasi altra parente surgelata che troverete in giro per il mondo. Parola di sommelier!