Cicche Freedent

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Cicche Freedent. 10 secondi di gioia. E basta

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Prodotto: chewing-gum

Marca: Freedent

Prezzo: …

Dove: Eurospin

Voto: 0/5

Una cicca è una cicca.

Da lei non mi aspetto grandi cose: non pretendo che sappia eseguire un’operazione a cuore aperto, o che abbia una laurea in astrofisica, né che mi consoli portandomi the e biscotti dopo una dura giornata da pendolare.

Deve solo fare il suo lavoro: sapere di qualcosa.

Eliminando le Bigbabol, le cicche da oratorio (quelle pallette colorate dalle dimensioni sconcertanti se si considera che sono fatte per bambini) e quelle che stanno al centro dei leccalecca, a cui arrivi solo dopo aver leccaleccato per una settimana (ma perché le cose per bambini sono sempre così sproporzionate, perché?), rimangono le cicche alla menta, le classiche. Un impasto non meglio identificato sotto forma di confettino.

Apri la confezione rompendoti un’unghia, metti tra le fauci, e aspetti di sentire un qualche riscontro dalle tue papille gustative. Facile.

Ecco, le mie aspettative sono davvero basse, il minimo sindacale: io da una cicca alla menta, mi aspetto solo che sappia di menta, non voglio farci fontane zampillanti, davvero, deve solo sapere di menta. Poca cosa, ma la voglio.

Rimango sempre inquietata dagli spot televisivi delle marche più affermate che costringono poveri scoiattoli a fare puzze congelanti per salvare il bosco, anche perché io HO uno scoiattolo, e gli ho promesso che mai e poi mai gli succederà una cosa del genere. A proposito, lo vorrei proprio conoscer il copy di questo spot, questo creativo avveniristico, sono curiosa di sapere dove ha visto il nesso tra meteorismo e chewin-gum.

Ma sto divagando.

Dicevo, sconcertata da queste stranezze pubblicitarie, ho comprato un pacchetto di Freedent all’Eurospin, dove mi sono informata, e mi hanno detto che loro agli scoiattoli ci tengono davvero.

Ho comprato, ho scartato, ho masticato ed eccola la menta fresca in tutta la sua sublime semplicità.

Gioia del palato, oasi nel deserto, idillio di sapore.

Per dieci secondi.

Poi, mi sembrava di avere tra i denti un pezzo di cartone.

Ora, non che mi sia mai messa a cronometrare, ma 10 secondi mi sembrano un po’ pochini, e quello che viene dopo non è degno di star nella bocca di nessuno. Sei tentato di tornare agli scoiattoli, subito, ma io al mio voglio ancora troppo bene.

Amareggiata dalla conferma che la felicità è cosa effimera e delusa da un Eurospin che ha saputo regalarmi meravigliose sorprese in passato, ma che oggi ha toppato, lascio le Freedent in un angolo di cui mi dimenticherò (spero) presto e lancio qualche nocciola nella gabbietta di Bitty.

Per oggi è salvo, ma chissà quanto durerà.

by on 10 Febbraio 2011

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