Tre Mulini: socialismo e zuppe.
Nome: Tre Mulini
Dove: Eurospin
Costo: dai 50 agli 85 cent circa.
Giudizio: 5 e lode.
Una zuppa. Niente di più e niente di meno, ma buona. Buona per Dio, perché non so se l’avete notato, ma in questo blog si recensiscono parecchie birre e parecchie patatine nel sacchetto e allora una per compensare, ogni tanto, decide di mangiare qualcosa di sano e genuino. Oppure, quando proprio non si ha voglia di cucinare, a me la zuppa mi dà moltissima soddisfazione. Come le polpette. Insomma… le cose che mi piacciono di più sono quelle che le mamme ti sconsigliano di prendere al ristorante, perché si fanno con gli avanzi.
Medesima ragione per cui non so fare i dolci e odio fare i dolci. Se ti vengono male non puoi mica buttarli in acqua e farli bollire fino a che non si spappa tutto. E non puoi neanche sminuzzare, impastare e friggere dei biscotti venuti male. O forse sì.
Rimane il fatto che dopo la pizza, un menu a base di zuppa e polpette per me è il massimo. Da quando poi ho scoperto la pentola a pressione, la mia vita è migliorata decisamente. Sapevate che il Leader Maximo, per sopperire al malcontento dei cubani a causa delle bollette troppo alte, ha distribuito pentole a pressione? Se la pentola a pressione è socialista e la zuppa è reale, la zuppa di farro alla toscana (o orzo e legumi) Tre Mulini dell’Eurospin è come gli annunci di matrimonio delle cubane su Cronaca Vera. Testata per cui, da questa settimana, curo la rubrica “Tirare la cinghia”. Davvero. Andate in edicola e comprate Cronaca Vera dunque, perché Cronava Vera è realismo, neo-realismo e storie vere di gente vera. Mica gossip patinati di quel sottobosco di vip, vomitato dai vari reality show.
Ma tornando alla zuppa Tre Mulini. Di zuppe in busta ne ho mangiate tante. Quando vivevo da sola soletta in uno stato di abbruttimento morale e psicofisico, mangiavo un toast a mezzogiorno ed una zuppa liofilizzata la sera. Tutto questo perché non ero in grado di gestire i rifiuti. Cosa vuol dire? Niente… che mi dimenticavo di buttare l’umido, la spazzatura, il vetro e tutto quanto. Li ammassavo sul balcone fino a quando non prendevano vita. La verità è che mi sentivo sola (non avevo gatti – anno horribilis senza gatti) e forse mi piaceva l’idea che ci fosse un rave party di germi, batteri e cagnotti sul mio balcone, forse. O forse anticipavo soltanto il concetto di Impatto Zero prima che fosse un’urgenza sociale e mondiale!
Rimane il fatto che sono un’esperta assoluta di zuppe liofilizzate e questa della Tre Mulini (in vendita all’Eurospin) è nettamente superiore a tutte le altre. Non bisogna aggiungere nulla (a parte l’acqua NON salata), far bollire un po’ e consumare. Saporitissima anche senza filo d’olio a crudo o chilate di parmigiano e prezzemolo decorativo. Semplice, gustosa e diuretica. (Google mi ha detto che devo bere almeno due litri di acqua al giorno per eliminare quel gonfiore facciale e addominale, tipico di una consumatrice accanita di Oranjeboom!)
Prodotta da “Firma Italia” a Muggiò che tra l’altro, fa tutte le zuppe e i risotti in busta persino per la Lidl (Toh, pure la Lidl vende la zuppa al farro alla toscana e quella all’orzo e legumi, toh!) Tutte robe da 5 e lode, comunque. Giurin giuretta.
Più zuppe, più socialismo, più libertà!
p.s. siccome che il socialismo reale non è realista, mi tocca riconoscere che la presenza di lattosio e proteine del latte (serviva davvero?) va a compromettere la veganità del piatto.
p.p.s. Ovviamente le tre porzioni millantate sulla confezione sono mera utopia.