Non ho cucinato, non ho mangiato e la lasagna vegetariana ho buttato!
Best Veggie de merda! Best Veggie de merda!
Cosa: lasagne vegetariane al pesto “My best veggie”
Dove: Lidl
Costo: € 2,49
Giudizio: ESONERATO DAL SERVIZIO!
Quando hai diciotto anni, i dreadlock che ti arrivano fino a metà schiena, i polsi avvolti da bracciali borchiati e le orecchie ed il naso ricoperti di anelli di lucente acciaio chirurgico, affrontare i fatidici “tre giorni” di visita militare non è mai una passeggiata.
Quando poi Madre Natura ti fornisce un torace di una top model anoressica il gioco si fa ancora più duro perché, molto probabilmente, sai che anche l’anno successivo ti toccherà risalire su quel treno per Genova, affrontare le innumerevoli, assurde domande del questionario, sorridere alle battute dei poveracci in divisa che erano al tuo posto qualche mese prima, parlare con psicologi, psichiatri, generali col petto cosparso di decorazioni e spille che farebbero invidia al peggior punk di provincia che possiate conoscere e, soprattutto, sperare che quel misero torace riesca a salvare la tua anima anarchica e ribelle da quei dodici mesi di Naja de merda che tanto citavano i Bloody Riot negli anni’80.
Naja De Merda | Bloody Riot (1983)
Non voglio fare il militare chi lo ha detto che è un dovere? Io non voglio crepare per lo Stato
Voi rubate sulla vita dei ragazzi della strada perché siete tutti dei bastardi
Non ho rubato, non ho ammazzato e dodici mesi mi hanno datoNaja de merda, naja de merda!
Il servizio militare è una truffa regolare, sempre contro chi non vuole obbedire
Libertà di decisione, qui bisogna cambiare perché la mia vita mi appartiene
Non ho rubato, non ho ammazzato e dodici mesi mi hanno datoNaja de merda naja de merda!
Ma poi capitò – essendo storia vera verissima e autobiografica – di scendere in sala mensa e trovare ad attendermi, con mia immensa e gioviale sorpresa, un bel piatto di lasagne vegetariane al pesto. La sorpresa divenne poi ancora più immensa e gioviale quando, alla prima forchettata, quella calda, profumata pasta avvolta dal famoso sugo al basilico, mi si sciolse letteralmente in bocca donando alle papille gustative un’estasi così profonda e generosa da farmi dimenticare persino il posto in cui mi trovavo.
Beh amici miei, cosa vi devo dire? Il mio misero torace, che tra parentesi mi ha salvato da quel maledettissimo anno di naja, si è fatto più largo, i miei dreadlock più lunghi ed i miei orecchini sono ancora più numerosi, ma la passione per le lasagne al pesto, da quel fatidico giorno, mi è rimasta.
Potete immaginare la mia somma gioia quando, girando col mio bel cestino rosso tra gli scaffali della LIDL, mi sono imbattuto in una novità assoluta: LASAGNE AL PESTO CON TOFU, marchiate niente poco di meno che MY BEST VEGGIE.
Vi giuro carissimi lettori che le mie papille gustative sono esplose in un mix di acquolina e dolci ricordi in bianco e nero: tutta la mia bocca, il mio palato assaporavano quella pasta croccante inzuppata di pesto caldo, le mie narici erano inondate da quel profumo di basilico e pinoli. Ero così eccitato che a fatica sono riuscito ad affrontare la coda alle casse. Poi, come d’incanto, come il famoso fulmine a ciel sereno, la delusione…
Arrivo a casa, tolgo la pellicola protettiva, inserisco la vaschetta nel microonde e seguo alla lettera tutte le istruzioni riportate sulla confezione. Ma qualcosa non va!
Dov’è l’aroma di pesto che quasi due decenni prima mi aveva, per la prima volta, mandato letteralmente in estasi? Ma non mi scoraggio.
Attendo il bip del forno ed estraggo la vaschetta che è lì, tutta fumante e morbida. Poi il dramma.
La pasta è dura come il marmo, il pesto amaro come la novalgina che mia mamma mi dava da piccino quando avevo mal di denti ed i pinoli, sempre se sono davvero pinoli, sono lì, a guardarmi, interi, strafottenti, impettiti come il famoso generale della visita dei tre giorni.
Morale della favola?
Usate queste lasagne solo se – nel caso dovesse scoppiare una guerra totale nucleare e tornasse la leva obbligatoria – volete perdere peso ed arrivare alla visita di leva magri come pulcini perché, secondo me, non riuscirete ad addentarne più di qualche pezzetto.
Sennò mangiate altro: vi faranno abili ed arruolati e potrete gustatevi la famosa pasta al forno dei famosi militari genovesi.
E buon appetito.